L'Isola dell'Asinara, probabilmente abitata sin dal neolitico, fu teatro di numerose battaglie, assalti e colonizzazioni dai tempi dei romani fino al medioevo. In seguito l'Isola attraversò un periodo di relativa tranquillità. Nel 1885, sull'Isola, abitavano 411 persone suddivise in 89 famiglie di cui 42 di pescatori e 47 di pastori ed agricoltori; 46 abitavano a Cala d'Oliva, 10 a Cala Reale, 17 a Fornelli e 16 nei vari ovili (cuili). Nello stesso anno, a causa di una grave epidemia di colera, il governo decise di istituire una colonia penale agricola nel paesino di Cala d'Oliva e un lazzaretto, chiamato poi Stazione Marittima Sanitaria di quarantena, a Cala Reale ed emanò una legge che autorizzava l'esproprio dell'Asinara. I pastori e i residenti di Cala Reale furono trasferiti con la forza in diverse zone della Sardegna mentre 45 famiglie residenti a Cala d'Oliva ottennero il territorio di fronte all'Isola in cui fondarono il grazioso paese di Stintino. Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, il lazzaretto venne ampliato e venne utilizzato come campo di detenzione dei prigionieri austro-ungarici. Di questo periodo rimangono a Cala Reale la Cappelletta austro-ungarica, la Stazione Sanitaria e l'Ossario, costruito nel 1936 per raccogliere i resti dei prigionieri morti sull'Isola. L'Asinara cessò di essere una prigione militare nel 1919. Agli inizi degli anni '70, per tutto il periodo degli anni di piombo, venne istituito sull'Isola il carcere di massima sicurezza in cui furono detenuti tra i più pericolosi malviventi appartenenti alla criminalità organizzata come il mafioso Totò Riina, il brigatista Renato Curcio e il camorrista Raffaele Cutolo. Il carcere venne dismesso nel 1997 e nello stesso anno venne istituito il Parco Nazionale dell'Asinara.
CENNI GEOGRAFICI
L'Isola dell'Asinara, con una superficie di circa 51 km², lunga 18 km in linea retta e con un perimetro costiero di 110 km, rappresenta l'estremo nord della Sardegna e si affaccia sul meraviglioso paese di Stintino e sulle acque cristalline dell'Isola Piana e della spiaggia de La Pelosa. Il suo nome, Asinara, deriverebbe da quello datole dai romani, Sinuaria, per via delle numerosissime insenature. La costa occidentale è ripida e rocciosa con falesie che possono raggiungere anche i 200 m di altezza mentre la costa orientale è generalmente bassa e sabbiosa con numerose spiagge tra cui: Cala Sant'Andrea, la spiaggia dell'Ossario, Trabuccato, Punta Sabina, Cala Arena e tante altre più piccole. Tra queste, Cala Sant'Andrea e Cala Arena sono zone A, cioè zone di riserva naturale integrale, inaccessibili sia da mare che da terra, per la salvaguardia della fauna che lì nidifica e si riproduce, in particolare la tartaruga Caretta caretta.
LA FLORA E LA FAUNA
La vegetazione dell'Asinara è costituita principalmente da lentischio, olivastro, ginepro fenicio ed euforbia arborea; quest'ultima è una delle più appariscenti in quanto, nei mesi primaverili, conferisce all'Isola colorazioni che vanno dal verde all'arancio e al rosso. Un'unica zona boschiva, di pochi ettari, è presente nell'area di Elighe Mannu e si tratta di un'importante lecceta. Sull'Isola sono presenti inoltre 30 endemismi (5% della flora totale) 3 dei quali sono esclusivi della Sardegna: la Centaurea horrida che vive sugli scisti, sul granito e sul calcare, il Limonium acutifolium presente lungo tutta la costa litoranea e il Limoniumlaetum che si può invece trovare negli stagni costieri a sud dell'Isola, a Cala Reale, Campu Perdu e nella spiaggetta di Cala d'Oliva. Per quanto riguarda la fauna, nell'Isola oggi sono segnalate oltre 80 specie di vertebrati terrestri appartenenti alle classi degli anfibi, rettili, uccelli e mammiferi. Tra le specie più importanti dal punto di vista naturalistico si possono citare: il gabbiano corso, la sterna comune, la berta maggiore e minore, il muflone, la testuggine comune, il marangone dal ciuffo e l'asino bianco (Equus asinus var. albina). Quest'ultimo rappresenta una particolarità dell'Isola e la sua origine è incerta anche se l'ipotesi più probabile è quella secondo la quale deriverebbe dagli asini grigi per comparsa del carattere dell'albinismo. Inoltre sull'Isola si possono trovare anche ovini, equini e suini.